Un punto di luce bianca diventa tanti punti colorati, la luce disegna linee che giocano, si
moltiplicano, ruotano. Nascono forme bianche e nere, poi mani colorate si incontrano,
scherzano, seguono la musica, nascono forme giocose gialle, rosse, blu, viola, verdi,
arancio. Poi dal grande cerchio bianco nascono quadrati, cerchi, rombi, triangoli, rettangoli
di ogni colore, ed ogni forma diventa altre forme: grandi, piccole, lunghe. Ma le forme
colorate sono anche personaggi dei giochi e della natura, un viso nasce dai colori le sue
espressioni sono gli stati d’animo, le immagini delle stagioni nascono da un arcobaleno,
tutti i colori delle luce.
Riprende il ciclo dedicato al colore, principio della ricerca della Compagnia con lo spettacolo che
ne ha segnato le origini e la storia. “Colori” è lo spettacolo come pura visione, racconto di storie e
di atmosfere, di tempi e di stagioni, di natura e di geometrie, di contrasti e di accostamenti, di
accordi, di pitture, di stati d’animo. E’ la poesia dell’evocazione di immagini dalla “semplicità” delle
basi geometriche e dalla “scomposizione” primaria dei colori nella luce, nel racconto della loro
“composizione”. E’ l’informazione sulla funzione di un linguaggio iconico come da manipolare,
modificare, modulare, costruire. E’ la conoscenza di un mondo che ci è complice, anche ad occhi
chiusi, quando le immagini le immaginiamo. Lo spettacolo è realizzato mediante le tecniche
proprie del teatro d’immagine, con i particolari accorgimenti tecnici del teatro “nero”. La struttura di
questo lavoro, che privilegia il momento “visione”, è basato sull’utilizzo appropriato e misurato della
“luce”, creando nello spazio scenico delle profondità virtuali in relazione ai “campi” di illuminazione.
Inoltre con un particolare ed attento utilizzo dei “tipi” di illuminazione (luce positiva, luce nera,
proiezioni) si possono evidenziare gli effetti derivati dai nuovi e moderni colori con composizioni
chimiche differenziate (colori fluorescenti, luminescenti, neon, rifrangenti). Questo perché lo studio
e l’educazione all’immagine, non può prescindere dall’analisi e dalla conoscenza delle tecniche,
fondamenta dei linguaggi. Di particolare importanza è il riferimento agli studi compiuti, nel campo
delle arti visive. Nel ricordare Klee, Kandinsky, Albers, Arnheim, Mondrian, gli esperimenti dell’Arte
Cinetica, Munari ecc. l’augurio che questo “Colori” possa essere d’aiuto a chi nel mondo della
scuola, spera con passione verso quel rinnovamento veicolato dell’immaginazione, dalla libertà e
dalla fantasia. Nello spettacolo, gli attori sono servi di scena, sono vestiti di nero, la lampada nera
valorizza, come piano di illuminazione, solo le sagome luminescenti che gli attori – manovratori
muovono, esprimendosi nelle azioni compiute nello spazio e nel “colore”.